Tentativo di drogare il voto di Palermo a favore di una lista. Così si potrebbe leggere la nomina di Alessandro Aricò, coordinatore di Diventerà Bellissima, fedelissimo del Presidente Nello Musumeci, al posto di Roberto Lagalla (entrato in giunta in quota Popolari e autonomisti e poi transitato nell’Udc). Una decisione che avrebbe creato scompiglio sia tra i centristi che tra altri esponenti della maggioranza tanto da essere letta come l’ultima goccia che fa traboccare il vaso. A sottolineare i malumori, le dichiarazioni del leader di “Prima l’Italia”, l’agrigentino Carmelo Pullara. “Musumeci – afferma il presidente della commissioni per le leggi speciali all’Ars – con la nomina del capo gruppo del suo partito ad assessore per la formazione ed istruzione, ha finalmente gettato la maschera. Fin dall’inizio utilizzando il voto ricevuto grazie al sostegno di un intera coalizione ha occupato militarmente la regione siciliana.
Oltre alle ovvie perplessità politiche, le stesse aumentano per una nomina palermitana fatta a 4 giorni dal voto per le comunali nella città capoluogo cercando di avere un maggior appeal per il proprio partito, tra l’altro non mi pare che questa nomina nasca, in raccordo preventivo con gli alleati. Ritengo, quindi, conclude l’agrigentino, che possa determinare negli alleati stessi azioni dalle estreme conseguenze politiche portando Musumeci e il suo cerchio magico ad aumentarne l’isolamento”.
