Prima L’Italia mi pare la scelta giusta per concretizzare la politica per la gente e del territorio

“ L” iter per l’assegnazione degli stadi comunali Liotta e Saporito e per la foresteria di Contrada Piano Bugiades al Licata Calcio, ahime’, non vede luce . Condivido il grido di dolore e di rabbia lanciato dal Patron Enrico Massimino .L’amministrazione comunale di Licata dia risposte e faccia al piu’ presto chiarezza sulla vicenda “
Sono le parole del deputato regionale l’On,Carmelo Pullara che interviene oggi a sostegno del Patron del Licata calcio Enrico Massimino.
“ Apprendo con amarezza -sono le parole di Pullara- la notizia di un nulla di fatto ad oggi in merito alla concessione degli impianti sportivi al licata calcio e condivido le parole di rabbia del patron Enrico Massimino. E’ assurdo che un tira e molla lungo un anno ad oggi non abbia prodotto nessun risultato concreto.Ha ragione Massimino nel dire che si ha l’impressione che non si voglia rispondere positivamente ad un progetto di crescita di questa citta’. Diverse volte sono intervenuto per le strutture sportive del Comune di Licata in particolare per gli stadi comunali e il Palazzetto dello sport. Avere interrotto il procedimento di affidamento degli impianti sportivi calcistici alla societa’ del Licata Calcio e’ un dispetto che si e’ fatto alla citta’.Non e’ possibile tollerare la gestione del Comune come se fosse una gestione di cosa propria piuttosto che di quella di tutti i Licatesi
Ma evidentemente poco importa all’amministrazione comunale che non ha saputo prendersi le proprie responsabilita’ e questi sono i risultati. Fanno orecchie da mercanti . Si faccia presto chiarezza sulla vicenda -conclude Pullara- e si dica la verita’ alla citta’ .Il sindaco accolga anche l’appello lanciato dal delegato delle strutture sportive Giorgio Peritore per un confronto pubblico. Ribadisco ancora una volta si proceda immediatamente con l’affidamento secondo legge degli impianti sportivi non avendo sulla coscienza anche la distruzione , oltre che dell’ente comune e del paese stesso , del calcio a Licata, sentito tra l’altro il grido di dolore e di rabbia lanciato dal Patron Massimino”.