Riceviamo e pubblichiamo lettera a firma del Comitato Civico 2021 di Canicatti’:
“Questo Comitato Civico 2021 è sgomento per tutti i fatti che si stanno susseguendo in questa Città, una Città infinitamente nel disastro , dall’Ufficio tecnico, alla Viabilità, agli affari legali, all’informatizzazione, alla pulizia , all’illuminazione , ecc.. ecc… impantanata in una diatriba dagli spunti “parnasiani” ovvero se è giusto o no mettere delle panchine per fare riposare gli anziani nella zona artigianale; il fatto ancora più incredibile, nella speranza che non sia vero, e che il Sindaco se la stia prendendo anche con i santi infatti ha eccepito l’illecita installazione di due statue : una raffigurante la Madonna ed una raffigurante il venerabile Padre Gioacchino La Lomia, sempre installate nella cosiddetta zona artigianale. In questo contesto pervengono notizie , speriamo immediatamente smentite dal Sindaco, che si stia preparando un’ordinanza per la rimozione di tutte le statue prive di autorizzazione alla loro installazione, quasi una guerra di religione. Vogliamo ricordare che , molto probabilmente, sono diecine le statue apposte senza autorizzazione, tanto per ricordarne alcune : oltre che nella zona artigianale vi sono statue in c.da Firriato, c.da Casalotti, c.da Rinazzi, c.da Pidocchio, via Sen. Sammartino, Via Mons. Ficarra, via Giglia( il Busto di San Giovanni Bosco), Largo Aosta ( la statua di Padre e Pio), via Toselli ( il busto di Padre Gioacchino), Piazza Roma ( il busto di Padre Gioacchino) ecc.., che le statue in se non sono il gesso o il marmo della loro composizione ma il Simbolo della religiosità di un popolo. Se si dovesse verificare un fatto del genere sarebbe un’offesa a tutta la Comunità Cattolica della Città, farebbe sprofondare la Città in comportamenti eretici che raffigurerebbero un ritorno al medioevo. Facciamo appello a tutta la comunità ecclesiastica e al Cardinale e Arcivescovo Francesco Montenegro di intervenire per scongiurare tale malaugurata ipotesi. Facciamo appello allo stesso SINDACO di fermarsi e smentire in modo inequivocabile tali voci.”