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L’Ufficio Scolastico Regionale  per la Sicilia contesta  la decisione del governo di adottare la didattica a distanza nelle scuole superiori dell’isola gia’da domani. Troppo poco preavviso e nessun documento trasmesso per le vie ufficiali. Molti istituti superiori siciliani non potranno far partire la Dad, la didattica a distanza da lunedì. La scuola non è pronta per questa sfida e non può esserlo in un fine settimana. Gli istituti non potranno  garantire l’accesso alle lezioni a distanza per tutti gli studenti. E’ quanto emerso nella riunione d’urgenza convocata all’Ufficio scolastico regionale già venerdì pomeriggio prima dell’emanazione dell’ordinanza di Musumeci, la stessa che stabilisce il coprifuoco e dispone la didattica a distanza nelle scuole superiori dell’isola da domani, lunedì 26 ottobre. “L’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – si legge in un documento ufficiale- avendo appreso da notizie della stampa dell’adozione di decisioni sulla chiusura delle scuole del II ciclo, ha convocato urgentemente per il 23 ottobre il tavolo regionale previsto dal Piano Scuola del 26 giugno e dal DPCM del 18 ottobre 2020, che ne prevede la consultazione”.Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti  protesta civilmente contro questa scelta e lo fa in modo chiaro “il breve preavviso non consentirà – si legge nel documento – alle istituzioni scolastiche di intervenire tempestivamente e di organizzarsi al fine di rendere fruibile immediatamente per tutti gli studenti la didattica a distanza. La decisione di sospendere le attività didattiche in presenza penalizza anche gli studenti con disabilità, più deboli e a rischio dispersione scolastica. Inoltre non permette lo svolgimento delle attività laboratoriali previste soprattutto dai Tecnici e Professionali. In generale risulta essere incisa l’autonomia scolastica e la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche, che già alternavano per il II grado attività in presenza e a distanza”.La Regione replica per bocca dell’assessore Roberto Lagalla “ “Fermo restando l’intendimento del governo regionale di ripristinare, appena possibile, la regolare attività didattica in presenza anche presso gli istituti superiori, si ha difficoltà a comprendere la dichiarata incapacità dell’USR di far fronte,da subito, alla didattica a distanza, visto che il valoroso corpo docente della Sicilia ha già affrontato con successo, nel recente passato, tale modalità di insegnamento, peraltro parzialmente praticata anche in questo inizio di anno scolastico presso gli stessi istituti superiori. Ne’ può ignorarsi che l’opzione DAD è esplicitamente contemplata in DPCM e pronunciamenti ufficiali del Governo Conte. Per tutto quanto precede, mi dichiaro certo che il Direttore dell’USR saprà, da ora in poi, meglio valutare la differenza tra responsabilità e decisioni di governo, assunte nel superiore e più generale interesse della salute pubblica, ed azione amministrativa che si auspica coerente e leale, soprattutto in un momento di particolare e generale difficoltà”.